archivio generale articoli, lettere, comunicati e interviste dalla stampa | ||||||||||||||||||||||||||
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Sandro Boato è nato nel 1938, maggiore di 5 fratelli (Maurizio del 1939, Stefano 1942, Marco 1944 e il sottoscritto 1947). Tutti in vari modi impegnati in “politica”: nei gruppi spontanei del dissenso cattolico, in Lotta Continua e coi Verdi. Si laurea architetto nel 1961 e si trasferisce a Trento col prof. Samonà, per redigere il primo Piano Urbanistico provinciale d’Italia; poi rimane in Provincia per seguirne la gestione. Appassionato all’ambiente, con Alex Langer, Marco e molti altri, fondano la «Nuova Sinistra-Neue Linke» con cui, dopo l’avv. Sandro Canestrini, è in Consiglio provinciale dal 1978 al 1983 dove torna nel 1988-1993 con i Verdi, nati da poco, a cui versa tutta la quota eccedente il suo stipendio. Ma l’impegno letterario rimane la sua passione più intensa, architetto prestato alla politica, e ora la moglie Odilia Zotta, assieme a Marco, curano il volume «Là dove core al me pensier in fuga», con centinaia di sue liriche in italiano, veneziano, spagnolo ed inglese. Sandro ha anche tradotto un centinaio di poeti europei ed americani, nei due volumi «In forma di parole». Tra le sue pubblicazioni, si segnalano un volume sui Parchi naturali, vari saggi (su pianificazione territoriale, salvaguardia dei centri storici e verde urbano ) e il panphlet «Proteggere la terra dagli umani», da anni distribuito ai neo-abbonati di Gaia. Il figlio Matteo, ingegnere, chitarrista classico, ma soprattutto pittore, illustra spesso le sue pubblicazioni e, nelle battaglie per la terra e per il verde, Sandro riceve spesso consigli e sostegno della figlia Giulia, che insegna matematica delle Telecomunicazioni a Ingegneria di Trento. Al liceo, Sandro ha avuto come professore di religione don Loris Capovilla (segretario di Roncalli, Patriarca di Venezia, poi Papa Giovanni); con lui, divenuto vescovo, cardinale e morto a 100 anni nel 2016, Sandro ha mantenuta una preziosa, quasi quotidiana, corrispondenza, che forse verrà pubblicata. Lo stimiamo come uomo giusto, ecologista, impegnato civilmente, con un fortissimo amore per la poesia: come altre volte, ne pubblichiamo una veramente bella. Michele Boato Metamorfosi |
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